L’ISTITUTO – di Stephen King (Recensione)

Un paranormal thriller

Recensione L'istituto di Stephen King

Stephen King è uno dei miei autori preferiti, non ho letto tutta la sua produzione letteraria, anzi, devo confessare di aver iniziato ad apprezzare i suoi libri da un tempo relativamente breve, ma per tutti quelli che ad oggi ho letto, è stato sempre amore a prima lettura. Mentre lui continua a sfornare nuove opere, cerco di recuperare i suoi vecchi libri (fortunatamente sono tanti). King è uno di quegli autori per i quali, a prescindere, devo acquistarne i libri in formato cartaceo, sdoro adoro ammirare questi volumi nella mia libreria.

Du Prey

Per quanto riguarda la recensione di oggi, senza fare tanti giri di parole, devo dire subito che L’Istituto propone una storia con la classica lotta tra il bene e il male, con la differenza però che non mi sono trovato di fronte a battaglie o scontri epici, nessun combattimento tra orde di demoni e squadre di angeli, ma solo ragazzini, poco più che bambini, che stanno reclusi in un istituto molto particolare e la cui storia si congiunge a quella degli abitanti della piccola città di Du Prey.

Il romanzo inizia con Tim Jamieson, ex-poliziotto di New York, che per rifarsi una nuova vita, parte per un viaggio con destinazione sconosciuta. Nel suo vagabondare arriva nella città di Du Prey dove viene assunto come vigilante notturno. Nella prima parte del libro è raccontata la storia di Tim e vengono presentati i personaggi più significativi della città.

L’Istituto

Solo in un secondo tempo parte il racconto che porta dentro l’Istituto e le storie dei ragazzi che vi sono detenuti, come il piccolo Luke, reale protagonista della storia. In questo inquietante posto vengono portati di continuo dei nuovi fenomeni, ovvero ragazzini dotati di poteri paranormali. È proprio a questo punto che ho cominciato a sentire l’eco di alcuni vecchi romanzi di King come Carrie o L’Incendiaria. Dottori e scienziati dell’Istituto, sfruttano i poteri dei ragazzi per uno scopo segreto, importante, anzi, importantissimo per tutta l’umanità, dicono loro.

Tutto è segretissimo, i ragazzi sanno solo di essere trattenuti lì contro la loro volontà, sanno che devono subire gli esperimenti che sono delle vere e proprie torture fisiche e psicologiche. Fa tutto parte di un grande piano o sono solo le vittime di un manipolo di matti che nel loro delirio di onnipotenza giocano a fare Dio? Riusciranno ad uscire da quel posto? C’è chi dice che da lì non si esce vivi. Mai.

L’atmosfera scaturita dal binomio Stephen King + ragazzi speciali è sempre unica, la riconoscerei tra un milione di libri. Sensazioni che mi si appiccicano addosso e non se ne vanno per un bel po’ di tempo, anche se ormai ho terminato l’esperienza di lettura. La capacità di King di fare da tramite tra la storia e il lettore è potente e mi fa vivere i suoi libri come se fossi uno spettatore in prima fila.

Ne L’Istituto, King si riconferma abilissimo storyteller, una storia che fa riflettere profondamente focalizzando l’attenzione sull’importanza del fare le scelte giuste in nome del bene comune e di quanto questo richieda sacrifici. Arriva sempre un momento nella vita in cui ti rendi conto che quello che decidi avrà un forte impatto sulla tua esistenza e di quella della comunità.
Leggi la trama completa de L’Istituto


Anche voi siete fan di Stephen King come me? Buona lettura da Noah (The Bookshop Boy)
Volete sapere cosa ne penso di altri libri che ho letto? Visitate la mia pagina delle recensioni!

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